Tempo fa, pensavo che la più grande negoziazione del mondo fosse da ricercare tra gli eventi di grande portata.
Qualcosa del tipo Metternich e Talleyrand ai negoziati del Congresso di Vienna. Oppure, per stare ai giorni nostri, Theresa May e l’Unione Europea nella lunga negoziazione della Brexit.
Poi, leggendo Harari (Sapiens, ma il concetto è ripreso anche nel suo libro successivo Homo Deus), apprendo che i Sapiens, quindi tutti noi, hanno superato ogni altra specie vivente sulla Terra (incluse le altre specie umane come i Neanderthal) quando hanno sviluppato la capacità di pensare, e poi credere, alle “finzioni”.
Finzione per Harari è un concetto astratto, quale
- il denaro,
- il dio Sole,
- la divinità Inanna…
- ma anche l’idea che siamo tutti uguali
- oppure l’idea che possa esistere un soggetto giuridico come una Società per Azioni, che può avere degli operai e vendere prodotti.
Se io mi fido a dare a te un sacco di grano, prodotto dal mio campo, in cambio di una moneta con sopra la faccia del Re è perché credo nella finzione del denaro. Aderisco a un patto per cui, il giorno dopo, se avrò freddo, qualcun altro che non conosco e non mi conosce, riconoscerà lo stesso valore a quella moneta e sarà disposto a darmi una maglia di lana in cambio della faccia del Re.
Una enorme negoziazione globale, nella quale ciascuno compie un piccolo atto di fede. Rinuncia un poco a sé, correndo un piccolo rischio (ad esempio di rimanere senza il sacco di grano e con un inutile pezzetto di metallo con sopra la faccia del Re, se la “finzione” dovesse naufragare…) per ottenere un grande risultato collettivo e cooperativo: nel caso del denaro, avere il prodotto perfetto da scambiarsi che non va a male come il pesce, non ingombra come il legno, facile da trasportare (ora poi che il denaro è digitale…) e che può essere raccolto e accumulato in grande quantità per fare piccoli scambi ma anche grandi imprese,
fabbricare navi,
innalzare cattedrali
o costruire città.
Siamo quindi di fronte a
- Una negoziazione con un numero elevatissimo di soggetti.
- Un “miglior Risultato possibile R*” che pare astratto ma ha enormi ricadute pratiche (vale per il denaro, come per l’adesione a un valore religioso o sociale, o per l’idea che si possa lavorare per un soggetto giuridico anonimo come una SpA ad azionariato diffuso…).
- Una buona conoscenza di sé circa cosa posso dare e cosa cerco con la mia adesione a quella finzione
- Una buona conoscenza (e fiducia) negli altri, che sapranno stare al gioco, rispettando e tenendo in vita quella finzione.